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Martedì, 29 Maggio 2012 13:30

NILS LIEDHOLM - Miti del Passato

Nils Erik Liedholm nasce in Svezia a Valdemarsvik, l’ 8 ottobre 1922; Nils diceva:”Da casa a scuola erano sette chilometri. Ebbene, da ragazzino, li. percorrevo a piedi, dietro un sasso che colpivo ripetutamente coi due piedi. Sempre quello per sette chilometri”. E’ stato allenatore di calcio e calciatore svedese, di ruolo centrocampista mancino, alto (1.82cm) e dinoccolato, si muoveva instancabilmente e intelligentemente per tutto il campo. Soprannominato "il Barone” perché sposò una baronessa piemontese e per i suoi modi garbati e vestiti eleganti; sapeva farsi voler bene anche dagli avversari. Quando decise di trasferirsi in Italia al Milan disse al padre: "Tranquillo, papà: un anno, massimo due, e poi torno". Ha finito per passare in Italia quasi sessant'anni di vita. In Italia, a Cuccaro Monferrato, si è spento dopo una gloriosa carriera il 5 novembre 2007. Capitano del Milan, vinse 4 scudettie 2 Coppe Latine. In maglia rossonera fu affiancato dai connazionali Gunnar Gren e Gunnar Nordahl, con cui formò il famoso trio Gre-No-Li. Con la nazionale svedese vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1948, e giunse secondo da Capitano ai Mondiali del 1958, alle spalle del Brasile. Nel 1961, dopo aver smesso di giocare all'età di trentanove anni, il Barone iniziò una brillante carriera di allenatore. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma. Da allenatore vinse due volte il campionato italiano di calcio, con il Milan nel 1979 e con la Roma nel 1983. Con la Roma arrivò in finale nella Coppa dei Campioni 1983-1984, perdendo in finale contro il Liverpool ai rigori, all'Olimpico di Roma. A Roma disse:” «Io a Ciccio Cordova preferisco sempre un Mirò. Ha più stile, più genio. Vuole mettere?... Solo quadri di Mirò accetto in casa mia...”. Come allenatore, fu in Italia fra i primi ad adottare con sistematicità la disposizione difensiva a zona, sui modelli delle nazionali olandese e brasiliana.L'ultima stagione da allenatore fu nel 1996-1997 quando prese il posto dell'esonerato Carlo Bianchi alla Roma, arrivando a festeggiare le mille presenze in Serie A, dopodiché si dedicò al giornalismo, come commentatore sportivo, e ai suoi vigneti insieme al figlio Carlo dicendo "MI GODO LA GIOVINEZZA ADESSO CHE SONO VECCHIO..."

Da un sondaggio svedese viene considerato il loro più importante calciatore della storia del calcio in Svezia

In una delle sue ultime interviste:

 “Totti, con Del Piero, è il miglior giocatore italiano: ha la tecnica di Rivera, in più il peso, che però non gli toglie agilità. Cassano ha fantasia anche quando parla e scherza. Deve imparare quando è il momento di stare serio. Finché sono rimasto io a Roma non c' era ancora riuscito. Ma l' importante è quella fantasia. A me diverte anche quando parla…Non si deve criticare solo il catenaccio. Ci si difende anche a centrocampo, con mille falli tattici. Io ripetevo ai miei giocatori: se fai fallo sbagli due volte. La palla resta a loro e mandi un messaggio di debolezza. Io mi allenavo molto, contro un giocatore o due, per portar via palla senza fare fallo… Quando conobbi mia moglie, le dissi: "Noi svedesi abbiamo inventato la ginnastica". Non c' è stata mattina che non abbiamo fatto ginnastica insieme. Guardatela: sembra una ragazzina. Io, come ogni estate, mi allenerò a Valdemarsvik, sul campo dove ho iniziato, con i miei vecchi amici. Siamo rimasti in 2-3.

Hanno detto di lui:

Giacomo Losi (ex nazionale, capitano della Roma anni '60)
"Era davvero un barone, come veniva soprannominato, un innamorato del calcio e della lealtà in campo. Ci giocai contro negli anni Cinquanta e Sessanta quando era al Milan. Non aveva un ritmo eccezionale, forse era il meno tecnico del trio Gre-No-Li però aveva un'intelligenza sopra la media".

Giorgio Rossi (massaggiatore Roma)
"Aveva il rispetto di tutti. Proprio oggi a Trigoria parlavamo di Nils. Lo avevo sentito di recente, era una persona eccezionale. Io ho ricordi eccezionali: aveva un carisma incredibile, sembrava un buono ma era capace di tenere in mno la situazione come nessun altro. Ricordo una volta in cui Falcao era stato male tutta la settimana e non si era allenato. Lui gli chiese come si sentisse, il brasiliano rispose: 'Benè. Liedholm disse: 'Allora puoi fare le scale per andare in tribuna'...".

Krek (selezionatore olimpico  svedese del ‘48)

“Se potessi disporre di undici Liedholm, batterei ogni avversario”.

Il più lungo applauso a scena aperta lo ricevette a San Siro il giorno in cui sbagliò un passaggio: non era mai successo!

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Carriera

Giovanili

1939-1942

Valdemarsvik

Squadre di club1

1942-1946

Sleipner

60 (24)

1946-1949

Norrköping

48 (22)

1949-1961

Milan

359 (81)

Nazionale

1946-1958

Svezia

21 (10)

Carriera da allenatore

1961-1962

Milan

Assistente

1964-1966

Milan

1966-1968

Verona

1968-1969

Monza

1969-1971

Varese

1971-1973

Fiorentina

1973-1977

Roma

1977-1979

Milan

1979-1984

Roma

1984-1987

Milan

1987-1989

Roma

1992

Verona

1997

Roma

Incontri disputati

Palmarès

Olimpiadi

Oro

Londra 1948

Mondiali di calcio

Argento

Svezia 1958