ROMA - La prova del Celtic contro il Vasco da Gama è da ritenersi soddisfacente. Tralasciando il parziale, perché sul piano del gioco il Vasco sembra non avere rivali, quello che ha impressionato è l'atteggiamento del gruppo. Perché il Celtic ha deciso di partecipare al Pezzana non per vincerlo, ma per viverlo il più possibile. Servono dunque delle vittorie ma se non si possiede il carattere, la distanza tecnica con le avversarie non potrà mai essere colmata. C'è stato un momento, precisamente una quarantina di secondi, che il Celtic si trovava anche in vantaggio contro il Vasco che è l'unica squadra a punteggio pieno. E non perché era un centrocampista a difendere la porta brasiliana, per colpa di un'assenza forzata del titolare. Il Celtic ha lottato fino all'ultimo, ha avuto delle occasioni per segnare e ne ha azzeccate tre.
«Questo è un gruppo di persone che ha giocato e che gioca anche adesso a calcio ma in seconda o terza categoria. Ci siamo accorti che il livello è davvero alto ma fa piacere a tutti giocare anche contro ex professionisti. Se noi riuscissimo ad essere più sicuri potremo fare bene» dice il mister degli scozzesi, Lamberto Giuliani. La difesa è composta da Moreno Giuliani, Mattia Carboni e Nicolas Renzoni. In fase di copertura la difesa però passa a quattro, con l'aggiunta di Umberto Persi sul lato sinistro. Tra le squadre "Assoluti" non è consuetudine questo movimento tattico ed è una novità interessante. Però in fase di ripartenza anche la difesa deve salire con il reparto avanzato perché altrimenti, come è accaduto proprio contro il Vasco, ad impostare si ritrova il solo Diego Ciminelli. Ed è un po’ poco. Il Celtic ha imparato che è importante avere dei cambi in panchina, non è facile reggere un'ora di calcio ad alti livelli.
Il Racing Santander si ripropone nella parte alta della classifica. Il Flamengo batte la Roma e la raggiunge a quattro punti. Mentre il Milan che fa? In silenzio, ha rifilato un dispiacere al Boca.