Venerdì, 10 Luglio 2015 19:34

SUMMER OVER40: 9-07-2015 Semifinale

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Russia- Usa 1-0.  Marcatori: 16’ Sabuzi pt.

Sarebbe scontato scrivere che quello sul campo B della Polizia è stato un clima da Guerra Fredda. Scontato e per giunta inesatto, dato che di freddo sul terreno di gioco non c’è stato proprio niente, a partire dal clima e arrivando all’agonismo delle due squadre. Russia e Usa si sono affrontate in un match equilibrato, forse interpretato meglio dalla compagine sovietica, la quale ha saputo tenere botta alla spesso confusa manovra avversaria. Insuperabile il muro difensivo dei ragazzi in maglia amaranto, i quali segnano 0 sulla casella dei gol subiti durante i play-off. Difficile il compito di Borghi e compagni che, di fatto, non sono riusciti a rendersi quasi mai pericolosi nelle zone di Fasoli. Al 4’ Sabuzi crossa al centro, ma Tocci manda alto da posizione molto favorevole. Giorgini giganteggia in difesa e all’11 si rende pericoloso pure in avanti, quando ha il tempo di palleggiare e girare in area. Venturi salva tutto nonostante il pallone sbuchi da una selva di gambe. Passano pochi minuti ed ecco l’azione che decidere l’incontro: Roberto Lugini brucia Romani sulla destra e mette al centro un pallone con scritto “segna” a Sabuzi. Al 20’ la prima occasione per gli Usa capita a Palmegiano, bravo ad anticipare tutti su un pallone vagante e a penetrare in area, ma il nume 11 statunitense è chiuso dalla tempestiva uscita di Fasoli. Nel finale Massari avrebbe l’occasione di chiudere i giochi, ma spreca tutto. La cortina di ferro messa in piedi da Giorgini e compagni è invalicabile: si va al riposo sull’ 1 a 0. Al 10’ della ripresa Borghi tenta di scuotere i suoi con una potente punizione dal limite, ma Fasoli risponde presente e respinge. Anche la Russia spreca molte palle-gol. Al 12’, ad esempio, Zannetti scivola al momento decisivo e Venturini può intervenire. Al 21’ Roberto Lugini ha la più ghiotta occasione per chiudere definitivamente l’incontro, ma spreca tutto calciando a lato. La partita è molto fisica, con frequenti scontri a centrocampo e poche giocate. Gli Usa, nonostante i tentativi disperati, non riescono più a impensierire Fasoli e vedono esultare la Russia, che vola verso la sua prima finale al Pezzana.

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