Irlanda- Russia 0-3. Marcatori: 15’ e 25’ Tocci pt; 14’ Giorgini st.
La Russia annienta l’Irlanda ed agguanta la semifinale. Inarrestabile la corazzata di Patrizi e dei Lugini che domina in un lungo in largo contro una delle formazioni più forti del torneo. Solidità, concretezza e agonismo sono state la chiave di volta per riuscire ad infliggere un 3-0 secco e senza storia ad un’Irlanda irriconoscibile. I nero-verdi, infatti, sono mancati sia sotto il punto di vista del gioco, sia sul piano fisico: al termine dei 60 minuti la casella dei tiri in porta segna un solo tentativo ed il passivo sarebbe potuto aumentare nel finale del match. Eppure fino alla punizione rasoterra di Tocci, che regala il vantaggio ai suoi, la partita era stata bloccata su entrambi i versanti: l’Irlanda mancava di un terminale offensivo, data la giornata no di Carrettucci, e lo stesso Tocci, vittima della gabbia avversaria, non riusciva a pungere. Una volta sotto, i nero-verdi hanno un moto di orgoglio e dal bellissimo dialogo di prima tra Venturi e Sperduti, scaturisce una bomba di quest’ultimo, miracolosamente salvata da Fasoli. I russi sono letali e lo dimostrano al 25’ quando Tocci approfitta di un tocco errato di Cetorelli e infila Vandilli per la seconda volta. Nel finale uno scatenato Picciurro crossa dalla destra, ma Venturi, sbilanciato, manda alto il colpo di testa. L’Irlanda è ancora viva e tenta con tutti i mezzi di riagguantare il risultato nella ripresa. Al 12’ la potentissima punizione di Venturi è deviata da un uomo della barriera e si stampa sulla parte bassa della traversa. Dopo pochi minuti, però, arriva la doccia fredda per i ragazzi di Picciurro e Barni: Giorgini anticipa Romondini sul cross di Tocci e gira in rete per la terza volta. L’Irlanda cede di schianto e offre il destro alle pericolose ripartenze russe. Proprio da un contropiede innescato da Tocci, Massari effettua un tiro-cross che esce di un soffio a lato della porta di Vandilli. È l’ultimo brivido di un quarto di finale che ha visto in campo una sostanziale differenza di approccio alla gara. Differenza che è risultata fatale all’Irlanda.
